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CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 9: Cani da compagnia

 

Cani di questo tipo erano già presenti in Inghilterra nei tempi di Elisabetta I. Questi piccoli cani erano assai apprezzati ai tempi di Carlo I, cioè nella prima metà del ‘Seicento. Questi cani erano il prodotto dell’incrocio tra gli “Spaniel giapponesi” con gli “Spaniel inglesi”. Successivamente quest’ultimi vennero a loro volta accoppiati con “Èpagneul” continentali, che erano già presenti alla corte di Enrico IV in Francia. Gli Spaniel che portano il nome di “Cavalier”, cioè dei nobili fedeli a Carlo II, appartengono proprio a questo periodo. Questi piccoli animali erano infatti i prediletti di Carlo II, ai quali dedicava la maggior parte del suo tempo libero e momenti di svago. Le caratteristiche dell’odierno Cavalier King Charles Spaniel, vennero fissate dall’allevatore Elridge a partire del 1920. Lo Standard di razza venne redatto nel 1928. La razza attualmente è sufficientemente diffusa, ben allevata anche in Italia.

ORIGINE: Gran Bretagna

Aspetto generale: cane di piccola taglia e mole. Attivo, aggraziato, ben proporzionato, dalla dolce espressione. È molto simile al “King Charles”. Rispetto a quest’ultimo ha un’espressione meno marcata della testa, che ne ricorda glia antenati inglesi, pur essendo nati da accoppiamenti eccessivi. I suoi colori lo suddividono nelle medesime varietà.
Carattere: si adatta molto bene a tutte le circostanze, a tutti i luoghi e climi. Sul piano affettivo viene esaltato da esso il rapporto col proprio padrone. È una razza ce ha necessità del contatto fisico con l’uomo, perciò si dimostra molto cordiale con tutte le persone e anche con altri animali. È una razza che esige alcune cure specifiche e attenzioni costanti, simili a quelle del “King Charles Spaniel”. Le femmine partoriscono meglio di quelle di quest’ultima razza. È pieno di vita e non ha paura di niente. Mai aggressivo; non deve mai mostrarsi timoroso.

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